Rispondiamo Alle Domande: Domande Strane

In questa puntata sentirete Allison Dye e Nicole Calvani che risponderanno alle domande fatte dai membri della comunità. E non solo, risponderanno anche ad alcune domande più “strane” fatte in passato.

Trascrizione

Questa trascrizione è stata scritta da Damir Chernichenko. Se vuoi aiutare anche tu con le trascrizioni del podcast contattaci!

 

[SIGLA INTRO: Musica, canzone con testo:
“I just know you got that somethin’,
That somethin’,
Somethin’ special ‘bout you!”]

Allison Dye:
Ciao a tutti e benvenuti al podcast, ‘Ma non sembri malata’. Io sono Allie e sono qui con la mia carissima amica Nicole.

Nicole Calvani:
Ciao a tutti.

Allison Dye:
Conosciuta anche come Nikita. Faccio un po’ tutti e due i nomi io.

Nicole Calvani:
Va benissimo, meglio di così, almeno sanno, cambio personalità.

Allison Dye:
Oggi facciamo una cosa che non abbiamo mai fatto, vero?

Nicole Calvani:
Esatto.

Allison Dye:
Rispondiamo alle vostre domande. Abbiamo chiesto su Instagram che cosa volete chiederci e quindi oggi rispondiamo.

Nicole Calvani:
Esatto.

Allison Dye:
Allora, la prima domanda è da una persona che fa parte di questa comunità e hanno chiesto come vi siete conosciute? Ti ricordi un po’ come ci siamo conosciute?

Nicole Calvani:
Fallo tu parti tu di tutto tu che tu raccanti meglio di me lo sai.

Allison Dye:
Allora praticamente io avevo iniziato anche da poco a raccontarmi su Instagram che praticamente sul mio profilo personale non condividevo mai niente sulla malattia era un posto senza la presenza della mia malattia ed era anche fatto apposta perché Non avevo molto il coraggio di raccontarmi e mi ricordo che avevo trovato il profilo di Nicole che lei raccontava della sua malattia e mi ha dato anche coraggio e quindi ho iniziato anche io a raccontarmi e facendo questo lei mi aveva seguito e mi ricordo che aveva iniziato a chiedermi come stavo nei messaggi diretti. Io le rispondevo abbastanza bene, avevo appena iniziato una nuova terapia, quindi controllavo anche spesso. Dopo un po’ avevo capito che lei quando lo chiedeva voleva davvero sapere, non voleva sentirmi che ero lì a dire ma va tutto bene grazie come va con te, come si deve fare con tutti che non vogliono sentire ogni dettaglio di come stai male. Invece sentivo da lei che veramente voleva saperlo ed è iniziato tutto così. Io ogni tanto, Nicole ma come stai?
Come vai? Ed è iniziato tutto da quello, poi ci siamo scambiati numero di telefono per sentirci meglio e così andando avanti un giorno mi è venuta poi l’idea per la comunità eccetera eccetera però ci siamo conosciute così. Avevo trovato un’amicizia autentica in una marea di persone che su Instagram cercano solo follower e non amicizie. E sono contentissima che mi avevi scritto, perché l’amicizia che abbiamo la prezzo così tanto.

Nicole Calvani:
Beh, anche io, lo sai, ecco.

Allison Dye:
Ora non saprei cosa fare senza di te.

Nicole Calvani:
No, basta, ora però ho divento rotta e addio, non riesco neanche più a dire un ciao.

Allison Dye:
Vogliamo fare la prossima domanda? Vuoi leggere tu?

Nicole Calvani:
Sì, sì, ora arrivo. Mi ricompongo perché Allie mi ha un attimo scomposta, no scherzo. È sempre dolce. Allora, un altro membro della nostra comunità molto molto molto molto speciale ci ha chiesto come vi sentite ad essere un’ispirazione barra riferimento per gli altri? Eh, questa è una bella domanda, Allie.

Allison Dye:
Sì, eh? Sono tante emozioni.

Nicole Calvani:
Brava, esatto. Sono tante emozioni, cioè per carità sicuramente positive, però sono talmente tante che… Wow, ecco. Non è una domanda facile, sembra facile, sai?

Allison Dye:
No, non è assolutamente facile. Io direi che per me non solo mi sento felice, mi sento un sacco di gioia, ma mi sento anche una grande responsabilità. E tutti pensano che la responsabilità di una cosa simile sarebbe una cosa bellissima da avere, invece per me può pesare in certi momenti. E io non lo dico perché non voglio fare o continuare, lo dico solamente che lo prendo sul serio.

Nicole Calvani:
Poi ognuno ha il suo carattere nel senso c’è chi reagisce in maniere differenti cioè non tutti riescono a gestire le cose perfettamente anche se sono positive.

Allison Dye:
E penso che questa comunità è cresciuta più di quanto ci aspettavamo.

Nicole Calvani:
Decisamente.

Allison Dye:
Ogni giorno sorridiamo per voi, in senso ci fate sorridere, ci date speranza anche voi, non direi mai che lo facciamo solo per voi, anche noi godiamo la comunità, è una cosa che è composta da ogni singola persona.

Nicole Calvani:
Si, concordo pienamente e soprattutto io, ogni persona nuova che conosco grazie a questa comunità, ognuna di voi che state ascoltando ecco, mi riferisco direttamente a voi, mi insegna qualcosa e Cioè, è bellissimo, è una cosa bellissima e spero prima o poi di potervi incontrare tutti quanti dal vivo quando finirà questa brutta situazione, per non dire altro, perché davvero è qualcosa di bellissimo. Sono talmente tante emozioni che alla fine uno non sa neanche come rispondere. Sì, è vero, è vero. Davvero, sono emozioni forti che sinceramente io, personalmente, almeno finora non ho mai provato, cioè finché non abbiamo aperto la comunità.

Allison Dye:
Esatto.

Nicole Calvani:
Ho conosciuto persone davvero speciali e dolcissime, insomma, stavo perdendo un po’ di fiducia nell’umanità, sinceramente. Poi dopo, pian piano, appunto, grazie al podcast, insomma, Instagram, Ecco, ci ho ripensato, insomma.

Allison Dye:
Se dovessi dire una parola che descrive benissimo quello che sento, è onore. Mi sento onorata in tutto.

Nicole Calvani:
Concordo. È decisamente un onore, come hai detto tu, un onore. Che dire? E anche perché poi riconosco che Non è facile raccontarsi, non è facile raccontare la propria vita, la propria malattia, le proprie esperienze, non è facile. E vedere che magari una persona, a parte, che grazie a noi è riuscita a raccontarsi, è un’emozione indescrivibile, perché comunque io ci sono passata, Allie ci è passata, e quindi essere dall’altra parte, forse, non lo so, è una cosa bellissima, però è un’altra cosa, ecco.
Non so se mi sono fatta capire o mi sono intorcigliata come al solito.

Allison Dye:
No, no, è proprio una domanda difficilissima. Però bella, ringraziamo chi ce l’ha chiesto. Hanno chiesto anche un’altra domanda. Perche avete deciso di creare questa comunità?

Nicole Calvani:
Belli, qua direi che tocca a te.

Allison Dye:
Allora, io faccio parte di varie comunità online e mi son trovata sempre così bene con le persone che ti possono capire. Io sono italiana e anche americana, quindi vedevo che non esisteva una comunità così italiana con tutte le parole di incoraggiamento in italiano, no? E rendi diverso quando è nella tua lingua, no?

Nicole Calvani:
Sì, più che altro ho una comunità di malattie croniche, cioè proprio non…

Allison Dye:
Sì. Sì, di persone che capiscono il dolore.

Nicole Calvani:
Esatto, sì, un po’ brutto di malattie croniche, però scusatemi, perdonatemi l’italiano pessimo, ma…

Allison Dye:
No, no, vabbè, vabbè, si capisce. E penso che mi è venuta così l’idea. Io ascolto molto i podcast, mi piacciono tanto perché li posso ascoltare quando ho mal di testa, quando devo riposarmi, chiudo gli occhi e ascolto. e ho detto ma non esistono molti podcast in italiano, almeno da quel che trovavo io, che mi interessavano tanto, di argomenti che a me piacciono, no? E ho detto ma se faccio un podcast che parla delle malattie invisibili in italiano e sapevo subito di chiedere a Nicole, infatti le ho scritto un messaggio a caso, ho detto ma che ne pensi se facciamo un podcast?

Nicole Calvani:
Sì, infatti mi hai preso alla sprovvista, cioè proprio ero completamente persa nel vuoto, un podcast, io che chiacchiero, già non riesco a parlare da sola, figuriamoci. Poi invece, vabbè, si è sviluppata in maniera totalmente diversa e sono felice.

Allison Dye:
Anche io, anche io.

Nicole Calvani:
Grazie a te, grazie a voi.

Allison Dye:
Sì, grazie a voi soprattutto. Quindi dal podcast, i disegni, Instagram, Twitter, tutti i social, poi abbiamo fatto il sito.

Nicole Calvani:
Io vorrei dire che il sito l’ha costruito interamente Allie, perché c’è da dirlo. I disegni, quello che vedete è Allie. Quindi…

Allison Dye:
però non riuscirei senza di te. Non riuscirei a fare queste cose senza di lei ma noi prendiamo la nostra forza e il nostro coraggio e l’ispirazione da voi e la comunità è cresciuta solamente grazie a voi che ascoltate.

Nicole Calvani:
Esatto esatto concordo pienamente e soprattutto vi ringraziamo per come ci supportate perché sinceramente se ecco non c’era supporto sicuramente forse non eravamo qua a fare questa puntata oggi quindi esatto è grazie a voi cioè almeno a me da quando ho iniziato questo podcast c’è stata una risvolta cioè una svolta nella mia vita super positiva ovviamente.

Allison Dye:
Sì sì anche per me anche per me.

Nicole Calvani:
Nell’esprimermi che magari non avrei mai pensato appunto che riuscissi ad esprimermi così in pubblico perché un conto è scrivere un conto è parlare cioè sono due cose totalmente diverse poi per carità per una persona no però per me sì.

Allison Dye:
Sì uguale uguale per me perché io dato che l’italiano non è non è la mia madrelingua ecco mi sono sentita molto insicura per questo nel parlare nell’esprimermi invece sto capendo che anche se non parli benissimo le persone che vogliono capirti ti capiscono. E come!

Nicole Calvani:
Sì, infatti mi ha stupito questa cosa, perché ero straconvinta davvero che le persone non mi capissero, perché magari dicevo frasi insensate, con le parole sbagliate, no? Invece vedo che proprio riescono a capirmi, anche se alcune ci mettono un po’ di più perché le capisco. sono proprio contenta.

Allison Dye:
Sì, sì, sì, anche io, anche io.

Nicole Calvani:
Mi ha dato quella botta di coraggio che mi serviva, ecco.

Allison Dye:
E se possiamo dare una botta di coraggio anche a qualcun altro, allora…

Nicole Calvani:
Ma è bene così, assolutamente sì.

Allison Dye:
Infatti.

Nicole Calvani:
Noi, chi ci segue, perché comunque anche voi siete d’ispirazione, ecco, non è che solo noi.

Allison Dye:
Esatto.

Nicole Calvani:
Io tante cose, per esempio, cioè da ognuno di voi, ripeto, ho imparato qualcosa. Ho imparato qualcosa e siete di ispirazione anche ognuno di voi, anche per i disegni che fa Allie, per i post che si scrive, per tutto quanto. Ognuno di voi ci ispira qualcosa.

Allison Dye:
Esatto.

Nicole Calvani:
Ed è una cosa davvero bella.

Allison Dye:
Bellissima.

Nicole Calvani:
Sì, direi di sì. Allie, noi pensavamo di parlare anche sotto suggerimento di un’altra persona speciale, delle domande più strane che le persone ci fanno oppure anche più fastidiose perché c’è da dire che quante volte ci è capitato che una persona soprattutto nel caso nostro che abbiamo una malattia che sia rara o non rara ci facesse una domanda che insomma non era il caso di farla magari. E poi dipende da persona a persona perché c’è chi si offende e c’è chi si offende. Io sono del carattere che è difficile che mi offendo. Anche io.
Non so come spiegarlo, però non rientra, sono sempre stata cresciuta con la mente tanto aperta, forse a volte anche troppo e così troppo che non ho pensato a me stessa a volte.

Allison Dye:
Sì, anche per me è uguale.

Nicole Calvani:
Sì, concordo.

Allison Dye:
Perché ci sono momenti quando forse dobbiamo offenderci per la nostra protezione della salute mentale e tutto.

Nicole Calvani:
Perché poi dopo uno ci ripensa, ci ripensi e dici vabbè. Però ok, l’importante è sempre rimanere… non schizzare dai, non schizzate ecco. Cerchiamo di non rovinarci insomma quelle cose belle che ci sono rimaste insomma. Ovviamente non parlo per tutti cioè io dico in generale.

Allison Dye:
Sì in generale, in generale. Iniziamo con una domanda che mi avevi detto prima, che ti hanno chiesto a te.

Nicole Calvani:
Oddio, allora, ce ne sono tante. Allora, io mi ricordo quella epica dopo aver spiegato a questa persona la malattia a filo per segno. Ma veramente, ho spiegato che non c’è cura, però questo era un po’ di anni fa, quando mi avevano diagnosticato il tutto. che non c’era cura, però i sintomi, insomma, non è che dovevo morire dall’oggi al domani, no? E gli avevo proprio detto così.
E questa domanda, cioè questa persona alla fine, zitta zitta, mi ascolta, mi ascolta, poi fa, ma stai per morire? Wait, come sto per morire? Cioè, t’ho appena detto che comunque i sintomi si possono tenere a bada, che non è questione di vita o di morte e tu mi chiedi se sto per morire. Sai, un po’ tu non dici… non lo specifica e lo vedi che non lo so, è un discorso, ma comunque l’ho detto che al momento non si stava parlando di morte ecco.
Insomma è uscito così, però vabbè ci stanno ste uscite ogni tanto, perché io non è che so meglio, a volte anch’io davvero esco tipo con delle… io allora ho tanto black humor, anche se non si dovrebbe avere in certe occasioni… però ce n’ho tanto, quindi a volte cerco di trattenermi e quindi posso capire anche altre persone. Alcune persone lo fanno per goduria, alcune persone invece non se ne accorgono, tipo me, perché a volte mi escono in automatico, quindi mi riesco a mettere anche nei panni dell’altra persona ovviamente.

Allison Dye:
Certamente, io penso che con quella domanda, però si doveva chiedere prima, ma questa domanda sto chiedendo per loro o per me? E non era per te quella domanda?

Nicole Calvani:
No, anche perché non è che fosse stata una persona così, insomma, attaccata a me, ecco, alla mia vita, quindi no.

Allison Dye:
Chiedono per se stessi, però possono ferire le persone facendo così.

Nicole Calvani:
Infatti, però Vabbè, ci sono passata tranquillamente sopra, ho riso in faccia praticamente perché non ce la facevo, sono così, cosa devo fare? Tu Allie, invece?

Allison Dye:
Allora, una domanda che mi hanno chiesto tante persone, ecco, era la domanda ma non hai paura che anche qualcun altro nella tua famiglia verrà diagnosticata con la tua malattia? E questa domanda, allora, è un’altra domanda che chiedono per se stessi, per curiosità. Non perché mi aiuta a me, perché cosa è? Io già mi preoccupo per questa cosa. C’è un, forse, c’è un legame genetico per quanto riguarda a volte si vede nelle famiglie, quindi può essere che anche uno dei miei fratelli verrà diagnosticato con la sclerosi multipla, però è una paura mia che ho già questa preoccupazione e quindi loro chiedendo la domanda mi hanno fatto stare ancora più ansiosa, perché?
Perché l’hanno chiesta quella domanda? Cioè, potevano anche andare a casa e scrivere su Google, possono ammalarsi più di una persona della Sclerosi Multipla in famiglia, invece di chiederlo a me, perché non mi aiuta con la domanda, non mi aiuta nessuno.

Nicole Calvani:
Mamma mia, infatti, cioè questo sì, ma anche a me è capitato di chiedermi la stessa domanda, sì. Però nel mio caso la mia malattia, la mastocitosi sistemica, sono casi rari familiari, quindi è difficile che ci siano altri familiari, insomma. però ecco è abbastanza fastidioso perché insomma cioè bisogna essere anche un po’ delicati con le persone ecco.

Allison Dye:
Sì sì sì, che già è una mia paura. E poi con quella domanda che cosa sperano di fare? Cioè non posso farci nulla. C’è il caso che si ammalano anche i miei familiari. Io che cosa posso fare per evitare che succeda?

Nicole Calvani:
Eh, anche qua ci si passa sopra. Ci siamo passati sopra perché ormai è passato.

Allison Dye:
E tu mi raccontavi che da bambina o da ragazzina c’era una domanda che ti chiedevano spesso.

Nicole Calvani:
Ah sì, oh dio dici quella dei capelli?

Allison Dye:
Sì.

Nicole Calvani:
Ok, allora io praticamente fin da bambina, dall’età di 9-8 anni, ora non mi ricordo esattamente, forse 9 anni, ho sempre avuto i capelli bianchi. Non tutti, ma tanti capelli bianchi. Quindi io di natura ho i capelli neri e si vedevano, erano evidenti, no? Però, vabbè, a parte questo, quindi quando la ricrescita, ora che son bionda, si vedono un bel po’ i capelli bianchi, però una volta me ne facevo un problema, ora non me ne frega niente. Però vabbè, a parte questo.
Mi hanno chiesto se i capelli bianchi mi erano venuti a causa della mia malattia. È una domanda che ci sta, però Allie mi ha fatto notare che comunque diciamo che uno può anche andarsene a cercare certe cose, come cosa dicevi Allie esattamente?

Allison Dye:
Cioè vai a casa e fai la ricerca Google, no? Cioè la mastocitosi sistemica può causare i capelli bianchi. Noi non siamo Google, no? Cioè quindi Invece di chiederci ogni domanda sulla nostra malattia, perché noi, io ad esempio, sono contenta di aiutare le persone, ma è stancante dover rispondere sempre ad ogni domanda che ci chiedono per quanto riguarda la nostra malattia. Quindi in quel caso potevano, invece di dire sempre, Nicole, ma i capelli bianchi sono per la tua malattia?
Vai a casa e fai la ricerca Google, perché magari è una cosa che lei magari hai detto che prima ti davano, ti vergognavi anche, quindi fanno notare ancora di più i capelli che magari non volevi.

Nicole Calvani:
Sì, più che altro questa persona mi conosceva bene, lo sapevano, ecco, quella è la cosa più triste. Sai, un conto non ti conosceva bene, alcune domande non dovrebbe farle, però finché si tratta di questo, sai, i capelli bianchi… Uno dice, vabbè, non è che ti sta, no? Però ecco, una persona che ti conosce sa che comunque ti fai già problemi per queste cose, no?

Allison Dye:
Esatto.

Nicole Calvani:
E non è che me l’ha chiesto una volta, ma tutte le volte. Quindi sembra quasi che l’ho fatto apposta. Cioè, anche se fosse dovuto alla mia malattia.

Allison Dye:
Certo.

Nicole Calvani:
E la tinta è quella, eh. Per malati e non malati, quindi…

Allison Dye:
Infatti, infatti.

Nicole Calvani:
Però vabbè… Niente, sì, questa. Poi anche mi hanno chiesto se c’era da ridere quella dello smog. Mi hanno chiesto, ma non è che è a causa dello smog che ti sei ammalata? Io, da quanto ho capito, no.

Nicole Calvani:
Cioè, è una mutazione che ho sempre avuto, ma non è a causa dello smog. Poi le diete. Odio le diete.

Allison Dye:
Le diete, mamma mia, quante volte. Poi delle diete davvero strane, devo dire.

Nicole Calvani:
Sì, poi dipende. Cioè, alcune diete, è vero, fanno meglio per alcune cose, per le infiammazioni. però non stare lì, no ma sai quella ti farebbe bene, ma che ne sai se magari il mio corpo avrebbe bisogno di un altro tipo di dieta, quello lo saprà il dietologo, il nutrizionista, non credo che no.

Allison Dye:
No, no, infatti anche perché dovrebbero anche stare attenti le persone perché ci sono diete che magari non vanno bene, come hai detto tu, per quella persona, quindi tu vai in giro a dare questi consigli che potrebbero essere ho un problema per la loro salute mentale, perché c’è anche chi soffre per questi problemi qui col cibo, col mangiare, quindi anche lì non si fa e nell’altro caso magari loro hanno altri problemi che possono venire a causa di una dieta sbagliata, quindi dovrebbero anche stare attenti per questo motivo, non solo perché possono offendere, ma anche per questo motivo, sarebbe anche pericoloso.

Nicole Calvani:
Decisamente, decisamente. Poi, insomma, sul peso non c’è neanche da scherzare. Perché per me, infatti me lo dissero anche per il discorso del peso, perché comunque io ero bella in carne, ma non è che ero sovrappeso, cioè, dai, rientravo nel mio peso, però comunque ero abbastanza, insomma, rispetto ora sicuramente ero 15 kg in più, quindi era un altro discorso. però c’è bisogna essere attenti a ciò che si dice perché già magari una persona soffre per il suo corpo.

Allison Dye:
Sì.

Nicole Calvani:
Stiamo buoni. Ecco, quello detta proprio non tanto…

Allison Dye:
Sì sì sì, anche lì commenti sul peso sicuramente anche a te ti chiedono ma sei così magra per la malattia? E io dico sempre sì, cioè non c’è altro da dire.

Nicole Calvani:
Ma infatti, più che altro, ma mangi? Ma anche se non mangiassi, ma sono affari miei, perché non mangio? Cioè, magari, c’è, capito? Sì, anche io prendo colpa per la mia malattia, perché… appunto la mastocitosi, non so se l’avevo già detto che crea problemi gastrointestinali, però ho anche altri problemi al di fuori della mastocitosi per il discorso intestinale, ho anche altri tipi di malattie, disturbi.

Allison Dye:
Magari non vuoi stare lì a spiegarli tutti.

Nicole Calvani:
No, ma io sicuramente ogni volta, cioè allora, ora Dipende, ecco, dipende da chi ho davanti. Se è una persona che davvero gliene frega e quindi non lo fa per… come si dice, per… semplicemente che gliene frega davvero, ok? Ecco, diciamo così, è un discorso.
Io spiego anche volentieri, perché io la mia malattia ho sempre detto che è, sono un libro aperto, però ci sono dei limiti, no?

Allison Dye:
Esatto.

Nicole Calvani:
No, riguardo il mio peso, poi negli ultimi tempi con cui ho davvero fatto un cambiamento enorme, cioè, insomma, è palese, cioè magari una persona che non mi vede da lì non mi riconosce, perché davvero, non dico che ho cambiato viso, ma il viso è diventato bello magrodino, quindi è un altro discorso.

Allison Dye:
Non è il caso di chiedere, poi io lo direi per chiunque, sia per chi è troppo magro che magari chi ha troppo peso, poi queste domande non si chiedono a nessuno, perché non si sa mai il motivo, so che varie medicine possono causare.

Nicole Calvani:
Mamma mia anche quelle.

Allison Dye:
Sia che ti fanno dimagrire, che ti fanno prendere il peso molto facilmente. Quindi sì, quante domande sul peso che riceviamo? No, mai. Non si chiedono mai.

Nicole Calvani:
No, infatti. Eh, però, vabbè. Un giorno la gente speriamo capirà alla forza di ripeterlo.

Allison Dye:
Sì.

Nicole Calvani:
Quella del peso è abbastanza tosta. Poi c’è una divertente anche, un’altra, scusa, ora mi vengono in mente tutte, ma questa proprio.

Allison Dye:
No, no, vai, vai, sì.

Nicole Calvani:
Ma i peli ti crescono, ma… Però dico, ma a cosa c’entra, no? Ma favola, perché a me fa ridere, perché io ci, ripeto io ci rido no. Alla fine poi, ma a cosa c’entra ora il discorso dei peli con cioè non è che ho detto magari sto facendo la chemioterapia allora dicono sai ci sta curiosità proprio così ma come gli è venuto il discorso dei peli. Lo so l’impressione ma magari non mi
crescessero i peli per la malattia almeno una cosa positiva cristo santo cioè capito.

Allison Dye:
Sì sì esatto esatto io direi cioè vai su google cioè davvero ste domande no no.

Nicole Calvani:
Io andrei avanti all’infinito, però diciamo che queste sono state quelle più epiche.

Allison Dye:
Frequente. Di domande sono quelle più diciamo frequenti.

Nicole Calvani:
Comune, divertenti, più fastidiose anche. Ma va bene, quella della sedia e rotelle proprio sarebbe da tirarliela dietro direttamente quando si chiedono, cioè dopo che tu spieghi il perché direttamente, cioè perché usi la sedia e rotelle, il bastone, le stampelle, quello che è, e loro ti rispondono, ah ma perché usi la sedia e rotelle? Ma se te l’ho appena spiegato.

Allison Dye:
Sì sì sì oppure perché ti serve?

Nicole Calvani:
Anche se non glielo spieghi perché ti serve ma che vuol dire scusa ma.

Allison Dye:
Secondo te uso il bastone o la sedia rotelle perché mi è carina Cioè voglio dire, non c’è bisogno di chiedere il perché, cioè mi serve, punto.

Nicole Calvani:
No guarda, quella è stata spesso molto fastidiosa perché le persone nella società c’è questa cosa che se uno in sedia a rotelle perché oggi non può camminare o perché ha un gesso alla gamba o perché no, altre cose. Invece la sedia di rotelle per noi per esempio che possiamo camminare ma abbiamo problemi grossi o nel camminare oppure anche per esempio anche nel caso mio il cuore mi dà problemi.

Allison Dye:
Certo.

Nicole Calvani:
Cavolo è una salvezza per quando siamo in giro cioè almeno per me se devo magari sì andare a fare la spesa ma anche solo una semplice passeggiata a prendere aria.

Allison Dye:
è un aiuto in più, no? E quindi chiedono queste domande, ma ti servirà per sempre? E che ti importa a te se mi serve per sempre? Cioè, mi è utile.

Nicole Calvani:
Sì, esatto. Quello che forse bisognerebbe far capire è perché appunto c’è questa cosa nella società, che comunque per noi è una cosa bella. Poi c’è chi non lo riesce ad accettare e ci sta, perché inizialmente non è facile accettare di dover usare una sedia a rotelle. C’è un altro discorso ancora, un altro processo, un altro discorso di accettazione. Ma c’è chi è contento, cioè io quando mi era arrivata la sedia a rotelle saltavo di gioia.
Io non vedevo l’ora, contavo le ore e i giorni, il corriere aspettavo dalla mattina alla sera. sì, bisognerebbe far capire alle persone che c’è chi è contento anche per chi li serve. Cioè che comunque non lo accetta e lo capisco e quindi magari sta passando proprio quel periodo proprio in cui litiga con la sua sedia a rotelle cavolo sai infulliscono tanto anche queste domande ecco volevamo fare questa puntata un po’ così per…

Allison Dye:
Rispondere alle domande che poi tu ricevi anche spesso domande simili anche su instagram sui social quindi..

Nicole Calvani:
ma anche insulti eh!

Allison Dye:
si anche insulti, però come avete visto rispondiamo alle domande che ci avete fatto voi, anche con piacere, però ci sono domande che poi non si chiedono. Per niente.

Nicole Calvani:
C’è un limite, soprattutto a persone che non conosci ecco.

Allison Dye:
Certo, certo. Quindi siamo state contentissime di rispondere alle vostre domande, anche in futuro speriamo che continuate a chiedercele, ci fa molto piacere. Però prima di chiederle magari chiediti, ma lo posso chiedere su Google?

Nicole Calvani:
esatto

Allison Dye:
E grazie tantissimo Nicole per essere stata qui con me oggi è stato un piacere rispondere a queste domande insieme.

Nicole Calvani:
Grazie a te Allie come sempre lo sai.

Allison Dye:
E intanto ti mando un grosso abbraccio virtuale!

Nicole Calvani:
Un abbraccio grande anche a te ed anche a voi!

[SIGLA OUTRO: Musica, canzone con testo:
“I just know you got that somethin’,
That somethin’,
Somethin’ special ‘bout you!”]

 

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