Con tanto piacere vi presentiamo di nuovo Anna, che ci scrive la storia della sua rinascita. Era stata in puntata del podcast per raccontare la sua storia della sua diagnosi di una malattia genetica rara, Sindrome associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TRAPS), quindi siamo onorati che ha voluto tornare oggi per raccontare questa’altra storia importante della sua vita.

Anna

Ciao, sono Anna e posso dire di essere nata due volte. La seconda volta proprio il giorno del mio ventisettesimo compleanno, quando ho avuto l’opportunità di iniziare la terapia per la mia malattia genetica rara.

Una lettera alla me del passato

Ho pensato di scrivere questo post con l’obiettivo che a leggerlo oggi, sia la vecchia Anna o chi, come lei, ha bisogno di ritrovarsi, di esser forte e di non abbandonare mai la speranza, perchè una risposta esiste sempre. 

“Ciao Anna, in primis ci tengo a ringraziarti di non aver mai abbandonato la speranza, anche quando è stato molto difficile, di aver continuato a lottare e cercare risposte. Quella sofferenza che eri l’unica a sapere esistesse, l’unica a viverla, a conviverci, l’unica a crederla reale; oggi aver dato un nome a quella sofferenza ti ha cambiata. Oggi, Anna, sei cosciente che la vita ti ha affidato questa coinquilina, con cui dovrai convivere per sempre. Ma da quel giorno, Anna, non sei più sola! Oggi puoi ritenerti molto fortunata, perchè hai avuto l’opportunità di conoscere tante persone simili a te, e soprattutto perché finalmente hai trovato chi si prende cura di te, per farti vivere davvero la vita. Oggi, Anna, saresti fiera di te. Saresti fiera di sapere che i tuoi sforzi ti hanno portata proprio dove saresti voluta arrivare! Saresti fiera della motivazione con cui continui a puntare alto nelle tue aspettative e nelle tue scelte. Oggi, in cuor tuo, sai di dover ringraziare colui che per primo ha creduto nella tua sofferenza: un medico ricercatore a cui attribuisci il merito della motivazione che ti fa andare avanti ogni giorno, nonostante tutto. Oggi, Anna, inizi ad abituarti alle domande sulla tua coinquilina. È vero, la nuova Anna somiglia molto alla Anna di prima, ma è molto più forte. Finalmente può parlare di quel che ha vissuto, posso parlarne, degli infiniti sforzi fatti per ricevere delle risposte; sforzi che, spero, aiuteranno qualcuno simile a Te.” 

A distanza di quasi due anni un po’ mi manca il fiato, o forse è solo un respiro di sollievo. 

Ringrazio la comunità Ma Non Sembri Malata

Un grazie speciale a tutta la comunità, e Allison e Nicole, due ragazze adorabili con cui per la prima volta ho condiviso questa parte importante della mia vita!

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