Ci servono le trascrizioni e dato che Allison e Nicole non hanno sempre il tempo di fare tutto da sole, e questa trascrizione è qui solo grazie ad Alessandra Vallera che ha voluto darci una mano.
Se vuoi aiutare a trascrivere le puntate anche tu, contattaci!
[SIGLA INTRO: Musica, canzone con testo
“Somethin’ special don’t know why,
Somethin’ special that I like about you,
About you,
There’s a mystery entwined somethin’ bigger to define about you,
About you…”]
Allison Dye (Allie): Ciao a tutti è benvenuti al podcast “Ma non sembri malata”. Io sono Allie
Nikita: E io sono Nikita
Allison Dye (Allie): E qui abbiamo di nuovo con noi Claudia Stella
Claudia Stella: Ciaoooooo, ciao a tutti!
Allison Dye (Allie): Bentornata
Claudia Stella: Grazie a voi per avermi reinvitata, son qui molto volentieri
Nicole Calvani (Nikita): Senti quanta energia
Claudia Stella: Eeeh, stare con voi mi dà allegria, quindi è merito vostro.
Nicole Calvani (Nikita): Meno male, dai
Allison Dye (Allie): Allora, per chi non si ricorda l’altra volta Claudia ha condiviso con noi un po’ delle sue varie diagnosi che sono…vorresti elencarle, Claudia?
Claudia Stella: Certo, le arricchisco anche, oggi.
Nicole Calvani (Nikita) e Allison Dye (Allie): hehehe
Claudia Stella: Vulvodinia, endometriosi e forse fibromialgia. Ho fatto la visita ieri, però diciamo stiamo ancora perfezionando qualcosina nella diagnosi.
Allison Dye (Allie): Praticamente l’altra volta hai parlato molto dell’endometriosi e oggi volevi approfondire un po’ la vulvodinia, vero?
Claudia Stella: Sì, anche perché molto spesso vedo che fanno un po’ di confusione tra le due patologie, ma in realtà sono proprio due cose diverse. Diciamo che si abbracciano molto eh, nel senso che sono molto amiche però sono proprio diverse, hanno proprio origini diverse
Allison Dye (Allie): Ecco partiamo da qui perché io sono una di quelle persone che non saprebbe la differenza. Sembrano molto simili, quindi magari inizia da qua.
Claudia Stella: Allora, come dicevamo anche l’altra volta, allora spiegare le cause dell’endometriosi è molto complesso diciamo, purtroppo ancora un po’…ci sono diverse teorie mentre invece la vulvodinia viene proprio inserita nella categoria delle neuropatie quindi solitamente viene data proprio dall’infiammazione del nervo che va proprio a innervare tutta la parte vulvare quindi è proprio una neuropatia e viene, diciamo curata come una neuropatia. Purtroppo anche questa è una cosa che accomuna l’endometriosi e la vulvodinia, non ci sono cure specifiche, però si tende in qualche modo di calmarla tramite…oddio scusatemi, tramite antidepressivi a basso dosaggio, ehm, siccome può venire anche da una contrattura, anche tramite miorilassanti e la famosissima fisioterapia del pavimento pelvico, che è diventata la mia cosa preferita. Non pensavo mai di dirlo, ma in realtà sì. Non so se la conoscete.
Nicole Calvani (Nikita): Sì, la conosco, conosco e ora voglio sapere il perché è diventata la tua preferita!
Claudia Stella: Allora devo dire che io ho iniziato da gennaio con la terapia farmacologica quando ero proprio in fase acuta, acuta, acuta di vulvodinia, non riuscivo a stare seduta, non riusciavo a mettere più neanche le mutandine di cotone, non riuscivo proprio a dormire per i bruciori forti, ho iniziato ad avere problemi alla minzione… con le terapie farmacologiche devo dire che effettivamente hanno aiutato molto, però la cosa che mi ha aiutato di più è stata proprio la fisioterapia del pavimento pelvico perché poi io ho anche un forte ipertono, quindi andare a toccare i punti di contrattura, sciogliere le contratture e iniziare a capire come funziona proprio tutta la parte della muscolatura della vulva e della pelvi, diciamo e la cosa che mi ha aiutato di più. Poi la mia fisioterapista è stupenda ma fare gli esercizi a casa, avere una consapevolezza del pavimento pelvico è stato proprio la mia salvezza devo dire, anche perché io poi ho iniziato ad avere proprio problemi alla minzione quindi il fatto di imparare a rilassare la muscolatura è stato, è stata la cosa migliore, proprio la cosa più bella del mondo, soprattutto tornare a fare la pipì senza dolore. Stupendo, mai avrei detto, ma sono contenta di sentire lo stimolo della pipì, stupendo.
Nicole Calvani (Nikita): Eh bè, perfetto. Mamma mia
Claudia Stella: E una cosa che accomuna l’endometriosi e la vulvodinia è anche il dolore ai rapporti che sono due dolori totalmente diversi, eh. Però devo dire che anche grazie alla fisioterapia va molto meglio, devo dire che sto tornando, diciamo, a sentirmi giovine e libera. Eh, eh.
Nicole Calvani (Nikita): Ecco, meno male via, pian piano, piano piano… e, domanda, chi te l’ha diagnosticata la vulvodinia?
Claudia Stella: Allora è stato anche il mio primo medico che mi ha fatto la diagnosi di endometriosi, che io non sapevo fosse specializzato anche in vulvodinia in realtà, ripeto, siccome le due cose vengono spesso confuse anch’io pensavo di avere solo un’endometriosi. Avevo un mezzo sospetto, eh, avevo un mezzo sospetto però, sai quando non lo vuoi sapere, diciamo fai finta di niente…
Nicole Calvani (Nikita): Sì.
Claudia Stella: Ecco, stavo peggiorando in quel periodo. Io In realtà la vulvodinia l’ho sempre avuta solo che non sapevo di averla, anche perché non era così grave come adesso, quindi niente, sono andata a fare la mia visita di endometriosi…ha visto il medico durante la visita che io non riuscivo a farmi toccare praticamente e mi ha fatto lo swab test che adesso io so cos’è ma all’epoca non capivo cosa stesse facendo con un cotton fioc e niente mi ha detto “Senti tu hai endometriosi sì, adenomiosi sì, ipertono sì, ma hai anche la vulvodinia”. Diciamo che all’inizio non l’ho presa molto bene perché non me l’aspettavo, cioè, me l’aspettavo ma non me l’aspettavo, poi in realtà anche grazie al lavoro che fanno tante ragazze che ne parlano, ho capito che si può guarire dalla vulvodinia, quindi è stato molto più facile “accettarlo”. Diciamo le fasi acute sono state le peggiori, nel senso che veramente avevo difficoltà proprio a vivere, però una volta che ho capito che si può curare, che si sta meglio, devo dire è andata molto meglio al contrario dell’endometriosi invece che fa un po’ come gli pare, ecco. Non ha cura, ovviamente non si sa se progredisce o meno, quindi la vulvodinia diciamo che è un po’ più “controllabile”, più o meno.
Allison Dye (Allie): Ma dai.
Claudia Stella: Però, sì, ho iniziato anche a fare la vulvo care, che non so se conoscete…
Nicole Calvani (Nikita): Hehehe Grazie a te ho iniziato a conoscerla
Claudia Stella: La beauty diciamo, ho lasciato la beauty face, diciamo beauty routine di tutto il resto e ho iniziato con i massaggi, con le cremine, coi lubrificanti, ehehhe. Mai avrei pensato di dirlo, ma invece è così, c’ho tutto la mia bella pochette rosa, con tutte le pozioni, bellissimo.
Nicole Calvani (Nikita): La vulvodinia al momento ancora non è riconosciuta, giusto?
Claudia Stella: Sì
Nicole Calvani (Nikita): Però…
Claudia Stella: Non ancora, però si sta facendo un bellissimo lavoro.
Nicole Calvani (Nikita): sì sì.
Claudia Stella: Devo dire che per la neuropatia del pudendo, diciamo il comitato sta facendo un lavoro Incredibile bellissimo stupendo e la cosa meravigliosa che ho capito poi diciamo, parlando anche con chi ne fa parte, che si sono riunite tutte le associazioni di vulvodinia insieme nel fare questo lavoro, è una cosa bellissima quindi collaborano sia tra di loro ragazze che ce l’hanno, ma sia le associazioni che aiutano queste ragazze, queste persone che hanno la vulvodinia, poi anche i ragazzi hanno la vulvodinia quindi includo anche loro ma soprattutto anche l’aiuto dei medici. Loro hanno un bellissimo comitato scientifico. Sono tanti medici che per esempio sono andati in pensione, che sono, diciamo, i Pionieri di questa malattia in Italia e si sono messi dopo la pensione ad aiutarci. È stupendo, è bellissimo, fanno un lavoro incredibile, senza sosta a lavorare…
Nicole Calvani (Nikita): Che bello.
Claudia Stella: Bellissimo, e questo ci dà tanta speranza, proprio tanta tanta tanta, che secondo me è la cosa fondamentale soprattutto con la vulvodinia: vero che si guarisce, vero che si sta meglio, però alcuni giorni io mi sveglio che ho dolore non so, cioè non… scatenato dal nulla quindi comunque psicologicamente è abbastanza pesante, come il fatto di dover rivedere tutta la sfera sessuale, no?
Nicole Calvani (Nikita): Certo
Claudia Stella: Dico di coppia ma anche singolarmente, quindi il fatto di avere questa speranza, di sapere che qualcosa sta cambiando, secondo me aiuta tante persone a livello sia burocratico, sia finanziario ma proprio anche, ehm, veramente dell’umore. Io veramente quando vedo loro post sono troppo contenta, sono proprio felice, mi sento meglio
Allison Dye (Allie): Ci credo, sì
Claudia Stella: Non smetterò mai di ringraziarli, veramente, sono stupendi tutti
Nicole Calvani (Nikita): Concordo, concordo
Allison Dye (Allie): Sì
Nicole Calvani (Nikita): Anche io li seguo da un po’, e davvero hanno fatto un lavoro immenso, forse è ancora dir poco perché davvero… poi non ho mai visto sinceramente così tanta ehm, collaborazione tra associazioni, devo esser sincera finora.
Claudia Stella: Brava
Nicole Calvani (Nikita): Quindi è stata una cosa davvero fantastica, dovrebbe succedere anche un po’ più spesso tra altre associazioni, speriamo che prendano esempio.
Claudia Stella: Cioè voglio dire, questa è una cosa tanto importante, cioè ripeto, oltre al lavoro che fanno a livello economico, burocratico e storico anche, perché questa parte della storia sarà…
Nicole Calvani (Nikita): Eh sì
Claudia Stella: Lato paziente Io mi sento, mi sento veramente… veramente speranzosa che è una cosa che manca tanto magari alle persone con malattie invisibili o comunque croniche quindi è importantissimo il lavoro che fanno, proprio di supporto anche morale, anche senza magari farlo in maniera diretta eh, però questo è invece è fondamentale, in mezzo a tutto una buona notizia anche solo piccola fa tantissimo quindi sono veramente contenta
Nicole Calvani (Nikita): Ora, cos’è poco in pochi giorni fa insomma è anche stata presentata una proposta di legge e speriamo in bene, si è incrocia tutte le dita perché davvero è una patologia invalidante, davvero invalidante, molto
Claudia Stella: E il problema è che, non… oltre ad essere invalidante viene anche un po’ nascosta nel senso che io per esempio l’ho sempre avuta e non l’ho mai saputo, questo è il vero problema che io ho sempre avuto questi fastidi, questi dolori eccetera ma essendo una zona intima , o comunque riguardante anche una parte della sfera intima della persona, tante volte non si riesce a comunicare alle persone, non c’è un confronto…quindi
Certo
V: Quindi rimane invalidante e molte persone tacciono queste invalidità quindi uno rimane ancora più isolato nel proprio dolore, quindi anche il fatto che stiano lavorando sul suo riconoscimento fa sì che tante persone magari escano da questa bolla di solitudine e di dolore e ne parlino e da invalidante …quindi
Allison Dye (Allie): Certo
Claudia Stella: E comincia ad essere sempre meno invalidante come è stato con me ad esempio
Allison Dye (Allie): Si, ci credo, sì sì, sì
Claudia Stella: Sì persino io che ho…che ero già nell’ambito delle disfunzioni del pavimento pelvico, avevo difficoltà a parlarne, cioè nonostante questo comunque non avrei voluto fare la visita per la vulvodinia, per cui immagino chi è proprio assente da questo tipo di discorsi.
Nicole Calvani (Nikita): Certo. Ma che poi dovete pagarvi uno sbotto di medicinali, visite e integratori e 2300 cose che, cavolo, vanno a pesare tantissimo…eh
Claudia Stella: Tantissimo
Allison Dye (Allie): Sì
Claudia Stella: La visita del pavimento pelvico, la visita ogni tot, ehm i farmaci che poi per esempio non vanno bene per tutte.
Nicole Calvani (Nikita): Eh
Claudia Stella: Io sono stata abbastanza fortunata perché mi sono andati bene subito, però ho dovuto tentare comunque diverse cose e anche i prodotti per la vulva che costano tantissimo, comunque, non vanno bene, cioè io ne ho provati diversi prima di arrivare a quello con cui mi trovo bene. Ho pagato tanto. C’ho tante boccette piene che non uso
Allison Dye (Allie): Sì sì
Claudia Stella: I vestiti…Il cambio totalmente dei vestiti, io avevo un cassetto di mutandine nere che non userò mai più praticamente, ho dovuto ricomprare tutto, il cambio nelle sedute delle sedie, mi sono dovuta comprare il cuscino per sedermi che costa tanto…Eh insomma tutte queste cose qui, il cambio dei pantaloni, tutto diverso, le borse grandi perché la pochette con le medicine se no non mi entra, ehehhe
Allison Dye (Allie): Ahahha
Claudia Stella: Sì, diverse cose
Allison Dye (Allie): Se più persone conoscessero questa… questa malattia, no, secondo me sarebbe davvero meraviglioso perché come hai già detto, con la vulvodinia si può migliorare
Claudia Stella: Sì
Allison Dye (Allie): o anche guarire…
Claudia Stella: Sì, assolutamente
Allison Dye (Allie): se tu l’avessi scoperto prima, avresti iniziato prima tutto questo percorso
Nicole Calvani (Nikita): Eh
Claudia Stella: sì
Allison Dye (Allie): Di creme, di terapie, visite, no? E quindi si vede che c’è ancora bisogno di parlarne, perché penso a tutte le ragazzine che magari si vergognano, non hanno mai sentito parlare di questa cosa e soffrono in silenzio
Claudia Stella: Esatto. Io sono pienamente in linea con quello che tu dici perché io sto male cioè da che ho memoria nel senso io dalle superiori più o meno già stavo male. Io credevo che il fatto di tollerare un solo tipo di assorbente su 10000 che ne avevo portati fosse normale, poi casualmente quelli più costosi, ovviamente, perché erano quelli anallergici…
Allison Dye (Allie): Eh
Claudia Stella: Però se l’avessi saputo prima, anche solo con qualche piccolo accorgimento, per esempio io già da quando inizio a portare le mutande bianche sto già molto meglio, ero già migliorata. Quindi se avessi iniziato a fare questi piccoli accorgimenti da prima, io non sarei arrivata a quella parte di invalidità così forte, quindi quello che tu dici è…
Allison Dye (Allie): Esatto
Claudia Stella: perfetto, cioè proprio preciso con quello che pensa credo ogni persona con vulvodinia. Se l’avessi saputo prima non sarei dovuta magari arrivare a prendere i farmaci. Questo è verissimo
Allison Dye (Allie): Certo
Claudia Stella: Verissimo
Allison Dye (Allie): Certo
Nicole Calvani (Nikita): E poi vorrei aggiungere, vorrei ringraziare nuovamente te, Chiara, ovvero la Pelvi su IG per avermi fatto cOnoscere lo scaldino, che comunque io l’ho conosciuto prima tramite Chiara, no, perché tramite la sua pagina che parlava di vulvodinia e poi tramite te e nulla mi avete cambiato la vita, quindi grazie è migliorato
Claudia Stella: È una cosa che anch’io l’ho visto da Chiara,quindi siamo tutte unite da questo cerchio magico dello scaldino, meraviglioso,
Nicole Calvani (Nikita): Che spettacolo
Claudia Stella: Sì
Allison Dye (Allie): Che a proposito eh, lo scaldino è una cosa che ti aiuta tanto con la vulvodinia no? Ci sono altre cose che trovi che funzionano – parlavi dei vestiti che ti stanno meglio, non so qualcosa che magari può portarti conforto in un momento proprio dolorosissimo.
Claudia Stella: Sì allora tendenzialmente si parla di calore perché spesso la vulvodinia è associata anche all’ipertono quindi tenere calda la zona, far sì che ci sia meno contrattura possibile aiuta, però per dirti alcune volte al posto del calore mi aiuta tanto il freddo, quindi magari mi metto proprio, un pezzo di ghiaccio mezzo alle gambe oppure la borraccia gelata in mezzo alle gambe e però ci sono anche diverse accortezze che diciamo sono abbastanza standard, per tutti quanti quelli che hanno la vulvodinia, quindi per dirti eh, sì lo scaldino, sì il ghiaccio, i vestiti per esempio. gli skinny jeans che ti stringono la cucitura direttamente sulla vulva fanno tantissimo, sia sul pavimento pelvico ma anche proprio sullo strusciare della vulva e le mutande bianche di cotone sono preferibili rispetto a quelle nere, insomma strette e colorate, il fatto di tenere sempre la zona in qualche modo lubrificata, quindi diciamo che spesso la contrattura, la vulvodinia creano secchezza, quindi il fatto di tenere la zona lubrificata aiuta anche al fatto di non far creare tagli alla forchetta, che non so se sapete cosa sono. Sono dei taglietti che sono proprio nella zona della forchetta dove si formano a causa di questa secchezza, cosa che non ho mai avuto per esempio, ma che di recente invece diciamo mi fa una bella scoteca
Nicole Calvani (Nikita): Scoteca
Claudia Stella: Sì, una bellissima scoteca. Poi un’altra cosa è meglio d’ambiente sono gli esercizi del pavimento pelvico e quelle sono, devono essere Insomma insegnati da qualcuno competente, però diciamo che tu a livello di stretching, togliere tutti gli sport insomma che creano sollecitamento eccetera, quello aiuta molto sì
Allison Dye (Allie): Eh eh
Claudia Stella:Sì a livello generale, e poi ovviamente i prodotti per la vuvlo care che in base alle necessità… Insomma ci sono, cioè per esempio quando non ancora avevo la cura diciamo ehm farmacologica avevo già preso il prodotto quello all’olio di iperico che mi aiuta tantissimo che cioè diciamo aiuta tutti i miei bruciori Ah, ecco, un’altra cosa importante il fatto di cercare di lavare la vulva con meno sapone possibile, di prendere quelli se proprio vuoi usare il sapone, magari qualcosa di non forte, però comunque togliere tutti quelli alla menta, tutti quelli aggressivi… io piano piano
Allison Dye (Allie): Certo
Claudia Stella: Col tempo ho imparato a lavare la vulva solo con l’acqua, sono rinata, una cosa che mai avrei pensato di dire e che mai avrei pensato di riuscire a fare ma sono rinata. Stupendo. Bellissimo. Meraviglioso.
Allison Dye (Allie): Questo…chi sta ascoltando magari troverà qualche aiuto nelle tue parole perché davvero non se ne parla abbastanza, quindi, perché c’è tanta vergogna no? Invece secondo me sentendo queste nostre chiacchierate di cui si parla di tutto e di più come se, come se fosse normale, perché lo è, forse può aiutare qualcuno, ecco
Claudia Stella: Sì assolutamente sì
Nicole Calvani (Nikita): Allora Claudia, adesso lascio la parola libera a te c’è qualcosa che vuoi aggiungere?
Claudia Stella: Allora non so, la domanda iniziale era quella della differenza tra endometriosi e vulvodinia, però vorrei dire anche le cose che le accomunano, diciamo che appunto l’accettazione di queste due patologie sono la cosa che le accomuna: la difficoltà nell’accettazione del cambio di stile di vita. È una cosa fondamentale e come dicevamo anche prima il fatto dell’isolarsi, di isolarsi con il proprio dolore, perché può capitare ed è capitato anche a me, quindi la cosa fondamentale è mai negare il proprio dolore, sempre parlarne esternarlo. Tante cose che ci fanno stare male, magari le teniamo per noi perchè magari pensiamo di essere esagerati, perchè magari temiamo che non corrisponda alla realtà, però in realtà più ci si ascolta, più se ne parla, più se ne esce fuori in qualche modo o comunque la si abbraccia almeno in qualche modo la si affronta. Perché questa è la cosa fondamentale.
Allison Dye (Allie): Bellissimo messaggio e direi che se sta ascoltando qualche ragazza che sospetta di avere la vulvodinia o ma anche l’endometriosi, dovrebbero fare una visita no? Cosa dovrebbero fare per prima cosa se sospettano da tanto una di queste diagnosi, come devono fare?
Claudia Stella: La cosa fondamentale è questa una bellissima domanda, e avrei voluto tanto saperlo all’inizio, bisogna andare da qualcuno specializzato, sempre e comunque perché sono patologie, diciamo, diciamo che se ne sta parlando da poco quindi gli specialisti sono pochi e si rischia di fare peggio, quindi la…secondo me la tempestività nella diagnosi, cioè, è fondamentale quindi la prima cosa è sicuramente la visita da uno specialista, proprio specializzato
Allison Dye (Allie): Ok
Claudia Stella: O in vulvodinia o in endometriosi, ce ne sono pochi che fanno entrambi però si trovano anche che fanno tutte e due le cose, però l’importante è farsi vedere da qualcuno specializzato. Anche perché si rischia di perdere tempo e soldi e anche un po’ speranza, che questa è una cosa fondamentale che con queste patologie, di cui abbiamo bisogno, diciamo un po’ la forza. Quindi perdere tempo e anche il fatto di perdere tempo e soldi corrisponde anche a un periodo di sofferenza maggiore probabilmente, quindi insomma andare subito da persone specializzate quindi ginecologo specializzato in…Un’altra cosa fondamentale secondo me e che mi ha aiutato tantissimo anche perché i tempi di attesa purtroppo sono, sono lunghi, è vedere la fisioterapista del pavimento pelvico “Ciao Cinzia, ti voglio bene, mi manchi”
Nicole Calvani (Nikita): Non incrociare le gambe
Claudia Stella: Assolutamente no. Non le ho incrociate adesso volutamente. Ecco scrociate. “Ciao Cinzia, ti voglio bene” Ehm comunque dicevo che l’importante è farsi vedere anche secondo me da una fisioterapista del pavimento pelvico o un fisioterapista del pavimento pelvico… purtroppo una cosa che accomuna queste due patologie è proprio la contrattura. Per esempio a me la vulvodinia è venuta proprio dopo la contrattura, causata dall’endometriosi, sono tutte che si fanno si fanno scudo tra di loro, Sono molto contenta, si abbracciano fortemente. Quindi la valutazione del pavimento pelvico è fondamentale. Magari iniziare prima possibile può aiutarti tanto e può migliorare tanti piccoli aspetti che magari diamo per scontati per esempio io da quando ho iniziato la terapia del pavimento pelvico riinizio a fare la pipì. Io, non dormivo più, mi svegliavo durante la notte perché avevo dolore alla vescica, la mattina dovevo svegliarmi un’ora prima perché sapevo che avrei avuto dolore e quindi sarei dovuta stare almeno un’ora a letto con la borsa dell’acqua calda, non sentivo più lo stimolo, avevo solo dolore è stato terribile, veramente invalidante. Da quando io vedo Cinzia, sono tornata a fare la pipì, bellissimo, stupendo, meraviglioso. Quindi anche la figura del fisioterapista è importantissima, importante importante, è importante. Poi se i tempi d’attesa sono molto lunghi, tutti i piccoli accorgimenti di cui abbiamo parlato prima già sono un grande aiuto secondo me, anche per iniziare e iniziare ad avere diciamo un senso di ehm, di respiro da mesi di sofferenza sicuramente per me è stato così
Allison Dye (Allie): Grazie, grazie di cuore. Ho imparato tantissimo da te oggi e credo che sarai di aiuto anche a chi sta ascoltando e grazie per parlarne, perché davvero ehm, ce n’è bisogno e non è facile
Claudia Stella: No
Nicole Calvani (Nikita): Grazie cncordo
Claudia Stella: Grazie a voi che date la possibilità di farlo, alle persone che stanno male in tanto per permettere di parlarne ma per farlo arrivare ad altre persone, importantissimo quello che fate, anch’io imparo tanto tanto tanto tanto tanto da voi, da tutto quello che fate
Allison Dye (Allie): Ok ora mi emoziono
Claudia Stella: Si sente dal tono
Allison Dye (Allie): Grazie di cuore
Claudia Stella: Con la testa giù, tipo imbarazzata, però è vero
Allison Dye (Allie): Grazie di cuore, grazie di cuore oggi siamo felicissime e ringraziamo chi sta ascoltando. Dove possono trovarti per andarti a seguire subitissimo.
Claudia Stella: Io sono sempre su Instagram come Milamendo (Faceboo) e Mi.lamendo (Instagram) giustamente quando io non sapevo ancora di avere la vulvodinia e avevo scelto questo nome sia su Instagram sia su Facebook che Tik Tok Come vedi i giovani anche se ormai di giovane…
Allison Dye (Allie): Andate tutti a seguire Claudia e niente, vi mandiamo un abbraccio
Nicole Calvani (Nikita): Un abbraccio grande
Allison Dye (Allie): Grazie anche a voi
Claudia Stella: Grazie mille
Nicole Calvani (Nikita): Grazie
[SIGLA OUTRO: Musica, canzone con testo
“Somethin’ special don’t know why,
Somethin’ special that I like about you,
About you,
There’s a mystery entwined somethin’ bigger to define about you,
About you…”]